COSA FARE DEL TFR????
Per un lavoratore il TFR è meglio tenerlo in azienda o affidarlo ad un fondo pensione?
Partiamo con l’opzione di lasciare il TFR IN AZIENDA.
In questo caso, nel momento in cui si andrà a riscuotere, alla fine del rapporto lavorativo, verrà tassato come un normale reddito, secondo le aliquote Irpef, con il metodo della tassazione separata: si andrà da un minimo del 23% fino al 43%.
Il rendimento del Tfr lasciato in azienda è dell’1,5%, più il 75% del tasso di inflazione, che in anni come il 2022 significa un aumento abbastanza alto, ma secondo la Commissione di vigilanza sui fondi pensione (Covip) il rendimento medio annuo degli ulmi 10 anni è dell’1,9%.
Conferire il TFR IN UN FONDO PENSIONE offre una tassazione agevolata del 15%, con possibilità di ridurla al 9% in caso di iscrizione ad una forma di previdenza integrativa per almeno 35 anni.
Inoltre è prevista la deducibilità fiscale annua dei contributi aggiuntivi versati fino a 5.164 € e l’esenzione dall’imposta di bollo.
Per quanto riguarda il rendimento, quello del Tfr in un fondo segue l’andamento dei mercati finanziari ed è mediamente più alto.
Sempre secondo la Covip, negli ultimi dieci anni è di poco sopra il 3%.
Ci sono altri due vantaggi nel conferire il Tfr alla previdenza integrativa:
- Flessibilità: permette di chiedere più facilmente anticipazioni in caso di necessità;
- Libertà: quando si va in pensione si può scegliere tra rendita (il versamento della somma periodica, di solito mensile), capitale (il versamento in un’unica soluzione della somma finale) o rendita anticipata (cosiddetta Rita).
Per ulteriori informazioni contattaci, il nostro consulente previdenziale è a tua disposizione per qualsiasi chiarimento in merito, gratuitamente e senza impegno.