RISCATTO LAUREA AGEVOLATO
Si dice “agevolato” perché il riferimento è all’opzione per il calcolo dell’onere che prende come riferimento una retribuzione convenzionale ridotta e uguale per tutti (la stessa che utilizzando anche gli inoccupati), così da costare meno.
Il riscatto di laurea agevolato, in pratica, consente di trasformare gli anni di studio universitari in anni contributivi, validi per raggiungere prima la data della propria pensione.
Il riscatto agevolato consente di far valere, ai fini previdenziali, i periodi non coperti da contribuzione (gli anni di università) con un calcolo dell’onere più conveniente rispetto al riscatto ordinario.
A differenza del riscatto ordinario, però, quello agevolato può riguardare solo periodi che si collochino nel sistema contributivo della futura pensione. E’ comunque possibile usufruirne anche per corsi precedenti al 1996 a patto di optare per la pensione con tale sistema di calcolo.
Tra i requisiti richiesti per riscattare la laurea, sia con calcolo agevolato che ordinario, c’è il conseguimento del titolo di studio. Non possono pertanto essere oggetto di riscatto gli anni di studio universitario nel caso in cui non si sia conseguita la laurea.
Si possono riscattare i periodi corrispondenti alla durata del corso legale di studio universitario (non si possono riscattare gli anni fuori corso), che hanno portato al conseguimento di uno o più titoli rilasciati dalle Università o da Istituti di livellouniversitario:
- diplomi universitari (corsi di durata non inferiore a due anni e non superiore a tre);
- diplomi di laurea (corsi di durata non inferiore a quattro anni e non superiore a sei);
- diplomi di specializzazione, che si conseguono successivamente alla laurea e al termine di un corso di durata non inferiore a due anni;
- dottorati di ricerca i cui corsi sono regolati da specifiche disposizioni di legge;
- laurea triennale, laurea specialistica e laurea magistrale;
- diplomi rilasciati dagli Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale (AFAM).
È possibile riscattare anche solo una parte del corso di studi. Ad esempio, le settimane, i mesi o gli anni che mancano per raggiungere il requisito minimo dei contributi necessari per andare in pensione.
Inoltre sono riscattabili i titoli conseguiti in uno Stato Estero aderente alla convenzione di Lisbona dell’11 aprile 1997, previo riconoscimento degli stessi “ai fini previdenziali” da parte del Ministero dell’Università e della Ricerca.
Il riscatto di laurea è accessibile sia a chi è attualmente occupato, che a chi risulta inoccupato o non abbia ancora iniziato l’attività lavorativa o non sia iscritto a nessuna forma obbligatoria di previdenza.
Il costo del riscatto della laurea dipende dalla collocazione temporale dei periodi oggetto di riscatto e dall’opzione (riscatto ordinario oppure agevolato). L’onere da pagare per il riscatto della laurea si determina infatti tenendo conto delle norme che disciplinano la liquidazione della pensione con il sistema retributivo o con quello contributivo.
Il calcolo del costo del riscatto di laurea agevolato è determinato, per ogni anno da riscattare, prendendo come riferimento il minimale degli artigiani e commercianti vigente (17.504 euro per il 2023), utilizzando l’aliquota per il computo delle prestazioni pensionistiche nel Fondo pensioni lavoratori dipendenti (FPLD), entrambi vigenti nell’anno di presentazione della domanda. Ricorrendo a tali aliquote, il costo di un anno da riscattare si aggira sui 5.776 euro.
I tempi di lavorazione della domanda da parte di Inps sono fissati in 85 giorni.
Infine, l’onere di riscatto è anche detraibile al 19% dal reddito imponibile IRPEF e l’agevolazione fiscale può essere fruita anche per le persone a carico (ad esempio per gli inoccupati).